la colonia di San Leucio di Caserta

San Leucio, voluta da Ferdinando IV di Borbone, è una piccola frazione del comune di Caserta. Nasce ai piedi della collina sulla cui sommità si ergeva una chiesetta dedicata al Santo Patrono Leucio. La collina di San Leucio fu acquistata nel 1750 da Carlo III di Borbone in quanto, essendo una zona ricca di vegetazione, voleva farne una riserva di caccia, ma la pigrizia troncò questa sua passione. Il Borgo, accarezza delicatamente la collina di monte Briano, dove la tenuta di San Silvestro domina il parco della Reggia di Caserta alimentando col le acque dell'acquedotto Carolino, le vasche e le peschiere del sontuoso giardino reale.

Parte della popolazione di San Leucio nel periodo che va dal 1779 al 1789 aveva iniziato spontaneamente a praticare la tessitura della seta: si trattava di un'attività artigianale tradizionalmente diffusa nella regione ed eseguita a domicilio.

Tra il 1779 e il 1799 Ferdinando IV rivolge le sue mire, nell'intento di favorire ulteriormente il centro manifatturiero e la sua popolazione, spingendo il proprio entusiasmo all'istituzione della Colonia.

Il progetto per lo sviluppo dell'Edificio della Seta va diettamente collegato al complesso ed ambizioso programma urbanistico promosso da Ferdinando IV con la creazione di Ferdinandopoli.

Il portale d''ingresso, risalente circa al XVII secolo, costituiva l'acesso alla proprietà feudale degli Acquaviva, principi di Caserta. Fu riutilizzato nel secolo successivo quando fu fondata la Real Colonia di San Leucio.

Illuminista nel pensiero e paternalista nell'animo, questo è stato re Ferdinando per la piccola comunità di San Leucio. La sua opera ha permesso di raccontare due secoli di storia dell'arte della seta attraverso il sudore e il sacrificio portando l'ex Reale Colonia ad essere considerata tra le realtà più conosciute e tecnologicamente avanzate nel settore.

San Leucio, straordinario e avanguardistico esempio d'insediamento industriale progettato da Luigi Vanvitelli e mai portato a termine