Il Pietrelcina
Piccolo ma grazioso paese situato nel cuore del Sannio ad appena 10 km da Benevento. Prima chiamata Pretapolcina o Pretapucina, sulle origini di Pietrelcina non si hanno notizie storiche precise ma la scoperta di alcune iscrizioni e ruderi di edifici romani rinvenuti nelle vicinanze dimostrano che la zona era abitata già in tempi molto antichi. E’ del 1133 la prima testazione documentaria citata dal cronista Falcone, allorquando il milite Bartolomeo da Pretapolcina giurò con altri baroni vicini e con i Beneventani l'alleanza contro Ruggiero di Sicilia.
Pietrelcina ebbe per feudatario il giureconsulto Bartolomeo Camerario ed in seguito divenne feudo dei Caracciolo di Casalbore e dei Caraffa Principi della Roccella.
Grazie alla sua posizione geografica, essendo vicina al tratturo ed avendo una conformazione rocciosa ben evidente, Pietrelcina fu, probabilmente nel periodo Longobardo, un ottima "città fortezza".
Fra il IX e XI secolo in Campania sorsero numerosi monasteri basati sull'organizzazione sociale ed economica benedettina. Questo fenomeno interessò anche Pietrelcina, infatti, nelle sue campagne vi sono tracce di alcuni conventi intorno ai quali si svilupparono piccolissimi centri monastici, ne sono da esempio i feudi di San Marcuccio e di S. Stefano.
Più tardi, verso la fine del IX secolo, proprio quando le mura perdono la loro importanza difensiva, si ebbe l'ampliamento del paese verso l'esterno delle mura in corrispondenza dei luoghi di passaggio; sorsero così i primi insediamenti rurali verso la zona Ariella e Pantaniello.
Pietrelcina ebbe il suo sviluppo sociale a partire dal XV sec. L’economia del paese era ed è ancora oggi prettamente agricola. A testimonianza di ciò, le case sono strutturate a schiera con un piano terra che si presume fosse, in passato, adibito a stalle. Nel corso degli anni Pietrelcina è stata vittima di molte catastrofi: nel 1456 un terremoto ha distrutto la chiesa di un antichissimo convento di epoca bizantina, poi la peste del 1656, che contò 700 vittime pietrelcinesi ed un nuovo rovinoso terremoto nel 1688, che distrusse il palazzo baronale, un convento quattrocentesco dei padri Domenicani, la Chiesa di S. Maria degli Angioli, oggi chiesa di S. Anna e molte abitazioni.
Altre sofferenze e lutti portarono nei secoli successivi la carestia del 1764 e la devastante epidemia di colera nel 1854, da cui la cittadina fu liberata per intervento miracoloso della Madonna Santissima della Libera, patrona di Pietrelcina.
Dal censimento dell'Arcivescovo di Benevento, Mons. Vincenzo Maria Orsini, che divenne poi papa con il nome di Benedetto XIII, a Pietrelcina risultava una popolazione residente di 505 abitanti. Oggi è centro agricolo di antiche origini arroccato su uno sperone roccioso (La Morgia) che ancora oggi conserva il fascino degli antichi borghi.
Al visitatore che si addentra nel centro storico denominato "il castello", Pietrelcina gli appare trasognata, soffusa da sapori antichi in una atmosfera di religioso silenzio atto a forgiare anime grandi.
Vigile sentinella di questo patrimonio straordinario fatto di pietre e di misticismo è "Porta Madonnella" consunta di passi in cerca di pace.